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È già il momento di mettere le protesi acustiche o sarà prematuro?

Quando in auto si accende la spia dell’olio meglio aspettare o intervenire?

Affrontare una perdita uditiva è importante per prevenire privazioni sensoriali, isolamento sociale e altri problemi di salute che possono avere conseguenze sulla qualità della vita. E’ ormai dimostrato che perdita uditiva, demenza e isolamento sociale vanno di pari passo. Nuovi studi hanno dimostrato l’importanza di affrontare la perdita il prima possibile. Una ricerca pubblicata nella prestigiosa rivista “The Lancet” indica come una perdita uditiva non trattata aumenta significativamente il rischio di demenza (Livingstone et al.2017).

Molti dei fattori di rischio della demenza non possono essere affrontati; tuttavia la perdita uditiva non trattata è il fattore più incidente sul rischio di demenza, e su questo fattore possiamo agire. Risolvendo questo problema, riduciamo drasticamente il rischio del declino cognitivo, più che se agissimo su altri fattori come l’ipertensione, il fumo o l’obesità. La cura della salute dell’udito permette alle persone di connettersi con le cose che contano mantenendo alta la qualità della vita.

Tecnicamente qualunque situazione audiologica diversa dalla normoacusia (udito normale) è meritevole di una correzione. Pertanto a seguito di una diagnosi di ipoacusia è quasi sempre consigliabile intervenire tempestivamente, in quanto la mancata stimolazione acustica comporta il progressivo insorgere di patologie che vanno oltre l’aspetto uditivo

Gli apparecchi acustici di ultima generazione sono in grado di coprire dalle ipoacusie lieve a quelle gravi e profonde